È il momento di… agire
Nel nostro percorso di coaching siamo arrivati ad un buon punto, hai già maturato decisioni, fissato obiettivi, preparato un piano e imparato che gli ostacoli si devono e si possono gestire.
Ora dobbiamo fare un ulteriore passo in avanti, dobbiamo agire.
Abbiamo imparato a individuare micro-obiettivi nello step precedente, adesso devi identificare i comportamenti da mettere in atto per compierli.
Rispetta la tua agenda!
Ti faccio un esempio per spiegarmi meglio:
se il mio primo micro-obiettivo per trovare un nuovo lavoro è preparare il CV, devo capire quali azioni dovrò eseguire per farlo.
- Potrei dedicare un paio d’ore alla ricerca sul web di spunti su come redigere il curriculum?
Fisso in calendario 2 ore per questa attività. - Conosco un head hunter che può darmi dei consigli su come scrivere correttamente la lettera di presentazione?
Segno in agenda il promemoria di contattare questa persona. - Ho in mente cosa scrivere e stimo che servirà un’ora di tempo per farlo per bene?
Programmo il giorno e l’ora in cui farlo.
E quando un impegno è in agenda va fatto! Proprio in quel giorno e a quell’ora.
Se inizi e qualcosa va storto?
Può succedere che hai guardato per 2 ore dei tutorial su come scrivere bene il curriculum e ancora ti trovi con le idee confuse. Non ti scoraggiare: inizia a lavorarci e, se vedi che sei davvero in difficoltà, cerca di capire qual è il motivo e pensa a una nuova strategia.
Magari è una questione di impostazione grafica del testo, allora potresti contattare un amico più pratico e chiedere un aiuto. Segna in agenda questo impegno e poi fallo!
La fiducia in sé è fondamentale, deve esserci sia quando le cose filano lisce, sia quando si incontrano ostacoli. Se non riesci a trovarla trova il coraggio di affidarti a qualcuno, il coach è la figura professionale che garantisce questo supporto nel percorso che stai facendo.
Ogni risultato va premiato
Hai completato la stesura del tuo CV e sei soddisfatto del tuo lavoro? Prèmiati!
Fallo per ogni micro-obiettivo, non aspettare di aver raggiunto il traguardo finale. Ricorda di farlo con criterio, adegua la dimensione del premio con il target conquistato e scegli un modo che ti dia soddisfazione.
Sono sicura che non ti serviranno consigli sulle ricompense, vero? Io sceglierei di comprarmi un libro o prenotare un massaggio rilassante. Anche ritagliarmi un paio d’ore di relax in terrazzo a prendere il sole non sarebbe male come premio!
Mantieni salda la motivazione
La gratificazione ti è utile anche per conservare attivo lo stimolo a raggiungere la meta finale.
Vuoi sapere qualche altro metodo concreto per resistere e non mollare?
- immaginati, nei minimi dettagli, ad ogni obiettivo raggiunto
- non strafare
- procedi per gradi
- lavora regolarmente sui tuoi focus
La pianificazione del tuo piano d’azione deve essere sfidante ma realistica, se davanti a te vedi una montagna di 8.000 metri da scalare rischi di sentirti in soggezione verso l’impresa e di soccombere molto presto.
Se ti accorgi che il percorso pianificato è, nei fatti, più difficile di quanto previsto e tendi a perdere la motivazione non farti sopraffare dall’ansia, è ancora possibile raddrizzare il tiro.
Rifocalizzare, cosa significa?
Modificare punto di vista e ripartire, questo significa rifocalizzare.
Riprendi la lista dei tuoi obiettivi e leggila, appendi il tuo piano d’azione in un luogo ben visibile davanti al quale passi davanti più volte al giorno.
Oppure in più posti, per esempio in cucina e in ufficio, o fai uno screenshot e imposta l’immagine come sfondo del telefono.
E poi dedicati ad un’attività che sia in grado di ricaricare le tue batterie: esci a fare una passeggiata, suona il tuo strumento preferito, visita una mostra. Non è tempo perso! Anzi, quando lavorerai al tuo obiettivo sarai più concentrato, più motivato e meno stanco.
Gli imprevisti e il calo della motivazione
Gli imprevisti possono distogliere la nostra attenzione dall’obiettivo, per questo sono dei grandi ostacoli nel percorso che abbiamo intrapreso.
Se si presentano sulla tua strada fermati un attimo e pensaci bene:
- qual è il grado d’importanza di questo imprevisto sull’attività che stai svolgendo?
- devi per forza gestirlo tu o puoi delegare?
- se è una questione di cui ti devi occupare in prima persona, puoi affrontarla al termine di ciò che hai pianificato e stai facendo ora?
Ricordati che se devi inevitabilmente interrompere l’azione che stai compiendo per affrontare l’imprevisto devi schedulare (e inserire in agenda!) nuovamente ciò che hai sospeso.
Mi piacerebbe sapere se ti sei mai scontrato con l’esigenza di trovare un modo concreto per mantenere viva la motivazione, si tratta di un argomento molto importante nel percorso di coaching. Scrivimi per condividere la tua esperienza o la tua necessità.
A presto,
Lara