È il momento di… fare chiarezza
Oggi è il giorno in cui iniziamo il nostro percorso di coaching insieme.
Da dove cominciamo?
Il primo passo è fare chiarezza: ci prendiamo il tempo necessario per approfondire e capire meglio cosa ti ha spinto ad affrontare questa esperienza.
In realtà c’è stato un momento precedente a questo, la vera partenza è avvenuta quando hai puntato il focus sull’ascolto dei tuoi pensieri.
In quell’occasione ti sei trovato solo con la tua mente e le tue emozioni, perché unicamente tu puoi metterti in ascolto dei tuoi dubbi e delle tue domande.
Ora siamo in due, insieme iniziamo un cammino che ti porterà verso il tuo obiettivo e, soprattutto, verso la scoperta di te.
Quante risorse hai dentro di te?
Talenti, potenzialità, skills… sono diverse le parole con cui indichiamo le nostre capacità, siano esse già conosciute o da coltivare.
Il dizionario descrive così il termine risorse:
“Ogni mezzo, ogni espediente con cui è possibile provvedere a un bisogno, a una necessità”
Tu sai quali sono le tue risorse?
A volte può capitare di trovarsi davanti a una sfida e non sapere ancora di avere tutte le doti che servono per comprenderla, reagire e fronteggiarla.
Spesso ci rendiamo realmente conto di chi siamo e di cosa siamo capaci solo nel momento in cui facciamo chiarezza nei nostri pensieri.
Dove vorresti essere?
Nel momento dell’ascolto hai messo in fila le idee per capire che vuoi davvero migliorare e crescere, hai capito dove sei.
Ora dobbiamo fare un passo in più: devi capire dove vorresti essere.
Quali sono le tue aspirazioni?
Nei nostri incontri ne prenderemo consapevolezza insieme.
Ora, nella tua mente, potresti avere le idee un po’ in disordine e forse avere l’impressione che i desideri siano inafferrabili perchè non li vedi chiaramente.
Lascia che la luce pian piano entri dentro di te e illumini i tuoi pensieri. Come la luna che, con il suo bagliore discreto, ma sempre presente, rischiara il buio.
Hai presente la fila di luci che illumina la pista di decollo e atterraggio per gli aerei?
A me è capitato spesso di rimanere ad osservare quella rassicurante successione di lucine dal significato ben preciso: sono un codice che comunica al pilota e all’equipaggio una serie di informazioni.
Durante la notte, o in condizioni di scarsa visibilità, il comandante riesce a distinguere, senza possibilità di errore, tutte le zone dell’aeroporto grazie a questo sistema di illuminazione.
Il coach svolge una funzione simile, metaforicamente parlando: accende le luci sulla strada verso il tuo obiettivo.
Durante gli incontri di coaching ti aiuterò a definire in modo chiaro la tua vision e la tua meta; fare chiarezza ti permetterà di proseguire nel percorso in compagnia di un forte punto di riferimento.
Voglio vincere il Roland Garros
Qualche tempo fa ho letto un libro che mi ha fatto riflettere, si tratta di Open, l’autobiografia del tennista Andre Agassi.
In un passaggio in particolare ho trovato le parole che spiegano bene l’importanza di fare chiarezza:
“[…] quello che mi serve è un nuovo obiettivo. Il problema, in tutto questo tempo, è che ho
sempre avuto gli obiettivi sbagliati. […]
Voglio vincere il Roland Garros. Così avrei tutti e quattro gli slam al mio attivo. La serie
completa. Sarei uno dei cinque uomini ad aver compiuto una simile impresa nell’era degli
Open – e il primo americano. […]
Più penso a vincere tutti e quattro gli slam, più mi sento eccitato. È una scoperta improvvisa e scioccante. Mi rendo conto che è quello che ho sempre voluto.”
Come definire i propri obiettivi?
Ti suggerisco un esercizio molto utile: prendi carta e penna e scrivi 3 obiettivi che hai in mente, in modo positivo, chiaro e sintetico.
Per ciascuno ora chiediti:
- Entro quando lo raggiungerò?
- Come mi sentirò quando lo avrò raggiunto?
- Cosa devo imparare, migliorare, cambiare per ottenerlo?
- Qual è la prima cosa che posso fare, ora, per iniziare ad avvicinarmi al mio obiettivo?
Se lo desideri inviami le tue risposte o le tue perplessità compilando il form qui sotto, insieme possiamo trovare il modo di scostare le nubi che velano la tua luna.
A presto,
Lara